10 buoni propositi del web copywriter e content strategist per il 2018

10 buoni propositi del web copywriter e content strategist per il 2018

10 buoni propositi del web copywriter e content strategist per il 2018

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Nel periodo natalizio abbondano gli articoli sulle migliori intenzioni che si programmano per l’anno nuovo e così ho voluto preparare anch’io un decalogo (e un’infografica!) sui buoni propositi di un web copywriter e content strategist, frutto delle mie letture, esperienze e confronti con altri professionisti che ho incontrato durante l’anno di persona e via web. Buona lettura!

1. Scrivete spesso

La scrittura è un esercizio costante e come tale va mantenuto ogni giorno o quasi. Provate a sperimentare un nuovo stile, a impiegare parole diverse dal solito, a utilizzare un filo logico coerente. Io per esempio mi sto creando una lista di parole magiche o sintagmi originali, che ho trovato leggendo e che mi hanno particolarmente colpito, e ogni tanto le inserisco nei miei testi.

Ma correggete anche qualcosa del vostro modo di scrivere: spezzettate le frasi troppo lunghe in più pensieri, ricordati che al plurale social network si scrive senza la s, cioè non social networks, e la e del verbo essere terza persona singolare presente indicativo, non si scrive con l’apostrofo, bensì con l’accento anche quando è maiuscola (schiaccia i tasti alt + 0200: provate per credere!). Io mi sono accorta di scrivere frasi molto lunghe e allora, nella fase di revisione, dissemino il testo di punti e altra punteggiatura per arieggiarlo e non far faticare il lettore.

2. Incontrate i vostri guru

E se non potete incontrarli dal vivo a eventi o webinar, leggete i loro libri. Sembrerà un consiglio banale, eppure mai come quest’anno ne sono usciti parecchi su scrittura, design, content marketing. Su molti di questi libri si possono leggere recensioni puntuali, pertanto è davvero facile scegliere tra quelli in commercio.

Questi sono quelli della mia to read list per l’anno nuovo:

  1. “Guida all’uso delle parole. Parlare e scrivere semplice e preciso per capire e farsi capire”, di Tullio de Mauro
  2. “Lezione di italiano. Grammatica, storia, buon uso”, di Francesco Sabatini
  3. Le 3 nuovissime guide di Luisa Carrada: “Scrivere un’email. Con voce sicura, limpida, tua”, “Struttura & sintassi. Chiare e trascinanti, come l’acqua che scorre”, “Guida di stile. Scrivere e riscrivere con consapevolezza”
  4. “Language design. Guida all’usabilità delle parole per professionisti della comunicazione”, di Ivonne Bindi
  5. “Le nuove regole della scrittura: Strategie e strumenti per creare contenuti di sucesso”, di Ann Handley
  6. “Manuale di scrittura digitale creativa e consapevole”, di Piero Babudro
  7. “Testi che parlano. Il tono di voce nei testi aziendali”, di Valentina Falcinelli

Ma leggete anche di usabilità, content strategy e seo, che sono argomenti affini e oramai imprescindibili per chi scrive per il web. E spaziate anche nella letteratura tradizionale oppure nelle tematiche che vi stanno particolarmente a cuore. Sono tutti esempi di diversi linguaggi per target differenti. Nel mio caso il terzo tomo (sì, perché sono centinaia di pagine!) della collana “Che cosa aspettarsi quando si aspetta – Il secondo anno” di Heidi Murkoff e Sharon Mazel 😉

Leggere è la strategia più veloce per formarsi, altrimenti, se avete tempo a disposizione, fate un corso di formazione in un campo in cui non siete specializzati ma è affine al vostro. Oppure rifate un corso nel vostro campo di specializzazione, non solo perché repetita iuvant, ma anche e soprattutto perché potreste scoprire approcci alla scrittura diversi dal vostro o metodi differenti. Magari potreste conoscere da vicino le vostre fonti di ispirazione e fari di speranza a cui tendere nei momenti di incertezza.

E come detto all’inizio, partecipate a eventi  e webinar dal vivo o in streaming. Oltre ai miei due eventi del cuore che sono il Play Copy e il Seo and Love nella mia bella Verona, se proprio non avete tempo, suggerisco di seguire l’illustre professore e linguista Francesco Sabatini nel Pronto Soccorso Linguistico su Rai 1: la domenica mattina mentre fate colazione dissipate i dubbi  sulla lingua italiana.

3. Fate attenzione

A target e obiettivi, voce e tono, alla struttura, alla sintassi, all’ortografia, al lessico. Mamma mia quante cose! Eh, sì, banale anche questo buon proposito ma spesso scrivendo ce ne si dimentica. Talvolta mi capita di leggere dei lunghi papiri e di perdere il filo; sono scritti bene, il lessico è molto curato, ma si perde la visione di insieme, non capisco dove voglia andare a finire il discorso oppure la concatenazione degli argomenti è debole. Ci si concentra su un aspetto (per esempio il lessico e lo stile), un dettaglio (un vocabolo particolare) e si finisce per dimenticare gli altri (la struttura e la logica successione dei fatti). Questo è tipico della lingua italiana. Provate a leggere nelle altre lingue, in particolare in inglese o in tedesco, e vedrete la differenza della costruzione delle frasi: dovessi semplificare al massimo, noterete che la maggior parte di esse è breve.

4. Traducete in italiano

E qui mi ricollego al punto precedente. Provate a tradurre dalla lingua straniera che padroneggiate di più in italiano: potreste fare delle scoperte incredibili. Nel mio caso mi sono accorta di usare spessissimo i pronomi personali sia nello scritto sia, ahimè, nel parlato. E sapete perché? Perché in inglese e in tedesco, in cui mi esprimo per lavoro o per svago, sono imprescindibili. Ecco, qualcuno avrà sicuramente pensato che sono un’egocentrica perché dico spesso io oppure che sono un’aggressiva perché dico spesso tu. In realtà è un retaggio dell’inglese che ho cominciato a studiare a 5 anni e del tedesco a 21 anni. Alla fine me la sono spiegata così, ora lo sapete anche voi 😉

A parte gli scherzi, tradurre è un esercizio meraviglioso per prendere consapevolezza delle potenzialità della propria lingua madre. Ne avevo parlato in questo post del mio blog precedente.

5. Non fate il grammar-nazi

Chi di refuso ferisce, di refuso perisce! Può capitare a tutti di sbagliare e il refuso furbetto è sempre dietro l’angolo, pronto a farti la posta come un gatto. Meglio che non capiti, soprattutto a noi artigiani della parola, ma se capita, siate indulgenti con voi stessi e con gli altri. Segnalo un simpatico post di Pennamontata che individua tale figura di copywriter , il contributo “Refuso a chi?” di Sergio Albertini, in cui si parla proprio dell’atteggiamento dei writer nei confronti di questa eventualità e quello ironico sul grammar nazi secondo Marco Montemagno. Naturalmente la questione non riguarda solo i refusi ma anche gli errori grammaticali, sintattici e così via.

Aspetta che mi stampo l’infografica e l’attacco in un punto ben visibile!

6. Stabilite sempre chi fa cosa- come – quando – perché – per chi

Nei contenuti per il web ricordatevi di stabilire sempre chi fa cosa- come – quando – perché – per chi: è il sunto per eccellenza della content strategy di cui ho parlato in questo post. Tenete a mente quindi non solo la visione d’insieme del testo di cui parlavo poco sopra, ma anche la sua destinazione d’uso e – ancoeur! – il target e gli obiettivi.

7. Trasmettete il valore della scrittura per il web

Anche di questo argomento avevo trattato in questo post , in cui ho indicato alcuni suggerimenti su come potete mettere in luce le vostre abilità di scrittori per il web. Perché scrivere costa una gran fatica e sul web, direi che è forse maggiore perché subentrano tante altre variabili (usabilità, necessità di farsi trovare dai motori di ricerca, lettura da dispositivi mobili e pc, testi non lineari, lettore distratto, etc)

8. Difendete il vostro lavoro di scrittore

Corollario del punto precedente ma che è davvero un argomento scottante per gli scrittori del web: occorre ancora spiegare il metodo grazie al quale scrivete e illustrare numerosi strumenti che utilizzate ogni giorno, facendo trasparire la passione che ci mettete e la preparazione. Manca ancora qualcosa? Sì, guardando da una prospettiva diversa, sicuramente il cambio di mentalità e di atteggiamento nei confronti della scrittura che viene regolarmente sminuita, non solo economicamente. Ma mentre aspettate che i tempi maturino, intanto continuate a scrivere. Non ti curar di lor ma guarda e passa (e scrivi!), no?

9. Stringete e mantenete relazioni

Sì, relazioni sincere con colleghi o esperti del vostro settore o di quelli affini. Lasciate fuori l’invidia e la rivalità. C’è spazio per tutti e c’è molto lavoro da fare. Provate solo a pensare: quante PMI hanno ancora siti da popolare con contenuti scritti bene? E soprattutto mantenetele veramente queste relazioni, non abbiate paura di presentare i vostri colleghi o contatti.

Strumenti o eventi da condividere, darsi una mano nella correzione di un post, parlare di una notizia interessante o di un libro appena letto. La parola d’ordine è anche condividere e non solo un vuoto networking da aperitivo fine a se stesso non sostenuto da queste attività!

10. Diffondete sui social solo contenuti utili (anche con i vostri amici!)

Beh, prima di condividere qualcosa sui social pensate se può essere davvero utile per chi vi legge, amici, conoscenti, clienti o colleghi che siano. Magistrale questo intervento dello zio Monty a tal proposito 😉

Vi saluto augurandovi un 2018 ricco di opportunità, senza le quali a mio avviso non può accadere nulla di stimolante, e con questo piccolo dono.

Ora mi stampo l’infografica e l’attacco in un punto ben visibile!

 

Se volete scoprire come avere clienti del cuore nel nuovo anno, scaricate quest’altra infografica qui.

Articolo aggiornato il 30/07/2019.

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Articolo aggiornato il 27 dicembre 2018.

Photo credit: Pixabay

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Sono UX writer, copywriter, content strategist, localizzatrice: progetto, scrivo e localizzo contenuti per il web per attrarre, fidelizzare e coccolare gli utenti che visitano le tue pagine web. Come posso aiutarti?

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