12 esempi di microcopy multilingue che non ci si aspetta

12 esempi di microcopy multilingue che non ci si aspetta

12 esempi di microcopy multilingue che non ci si aspetta

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I microcopy sono quelle brevi frasi anche di una sola parola che compaiono in siti web, app, e-commerce e software e che aiutano a navigare in modo agile ed efficace tra le pagine. Qui trovate la mia personale raccolta di esempi di microcopy multilingue in italiano, inglese, tedesco e spagnolo. Cominciamo un veloce giro del mondo dei micro testi!

Dove si trova il microcopy e a cosa serve

Gli UX writer si divertono a collezionare e a condividere i micro testi sia come esempi terribili da cui rifuggire, sia come esempi ideali a cui ispirarsi.

Ma dove si trovano e soprattutto a cosa servono?

Come descritto nel post su alcune mansioni del content strategist che riguardano lo UX writing, il microcopy si trova nelle pagine 404 quando smarrite la rotta durante la navigazione di un sito, in alcuni campi specifici di un modulo d’iscrizione alla newsletter, oppure vicino o dentro il box della password per accedere al vostro account quando non riuscite a entrare perché l’avete dimenticata, avete scritto un carattere sbagliato o ne manca uno.

Anche le noiose sezioni dedicate alla cookie policy sono diventate dei luoghi ospitali che accolgono utili e talvolta divertenti microcopy, come vedrete tra poco.

I microcopy aiutano l’esploratore delle pagine web quando incappa in un vicolo cieco e lo assistono strada facendo durante il suo percorso ogni qualvolta l’azione successiva sembra incerta.

Anticipano cioè alcuni possibili dubbi o timori che sorgono in fasi delicate come i pagamenti, la consegna di un prodotto oppure il rilascio di alcuni dati, e rassicurano.

I micro testi avvicinano il brand alle persone, dimostrando a questi ultimi che l’azienda tiene a loro, e migliorano la user experience degli utenti.

Il risultato consiste in un aumento del dialogo e delle interazioni tra la marca e i clienti e, si spera, degli affari.

Tutto questo viene declinato nelle varie lingue e pubblici di riferimento durante la localizzazione. Spesso le traduzioni localizzate si discostano dal testo sorgente proprio per adattarsi al meglio ai gusti e al mondo di riferimento di un paese specifico (il mercato locale rispetto a quello della casa madre).

Localizzare significa anche fare attenzione all’uso di immagini e colori che possono disturbare il mercato locale, alle unità di misura, al formato delle date, alla direzione della scrittura, allo spazio che le parole occupano in altezza e in lunghezza.

Durante la localizzazione per il web occorre ricordarsi delle dinamiche specifiche dell’ambiente virtuale, come spiegavo in questo corso: la fruizione dai dispositivi mobili, la lettura distratta, la funzione di un testo, etc.

Lo UX writing si basa sullo studio di molti dati, del contesto durante il customer journey, del settore di riferimento e in ultima fase della scrittura dei micro testi.

Vediamo ora alcuni esempi di micro testi con alcuni confronti con l’italiano.

Esempi di microcopy editoriali: italiano verso inglese

Per svolgere i vari round di revisione adopero diversi strumenti tra cui Languagetool.org. Nell’account registrato mi è caduto l’occhio sulle parole “Modalità pignolo” anticipate dall’immagine degli occhiali (che per’altro pure io indosso) e mi è spuntato subito un sorriso divertito.

Ecco che la figura della mia professoressa di latino e greco che impugnava la matita metà rossa e metà blu quando correggeva le versioni ha fatto capolino nella mia mente (nota dell’autrice: rosso stava per errore lieve e blu per errore grave, non chiedetemi perché).

 

Esempio di microcopy Languagetool Modalità pignolo

 

La scelta “modalità pignola” sarebbe stata più corretta e inclusiva rispetto all’aggettivo “pignolo” declinato al maschile. Ma queste due semplici parole, anche se non concordano, fanno scattare subito l’altro paragone sottinteso: la figura tanto deplorata tra i professionisti della scrittura online del grammar Nazi, che non ve ne perdona una in fatto di refusi, errori grammaticali, concordanze 😉

Guardate quest’altro esempio sempre di Languagetool.org in cui trovate una traduzione dall’inglese troppo fedele all’originale.

 

Esempio di microcopy Languagetool al livello successivo

Immagini da Languagetool.org

 

Avrebbero potuto localizzare il “to the next level” originario con “a livello stellare, spaziale, galattico” se il tono di voce lo avesse permesso. In inglese succede in prodotti simili, come vedrete tra poco.

Se si giocasse con l’allusione neanche troppo velata dell’insegnante di latino e greco, si potrebbe dire “a livello magistrale”, che rimanda al latino magister (maestro), o in alternativa “impeccabile, da manuale”.

La scrittura, tenuta molto più in considerazione nei paesi anglosassoni rispetto all’Italia, in cui spesso viene descritta come un’attività sofferta, difficoltosa ed è pure sotto pagata (!), ha tutt’altro tipo di tono di voce, molto più incoraggiante e divertente, in questi esempi in inglese.

I micro testi di queste vere e proprie medaglie al raggiungimento degli obiettivi di Grammarly sono qualcosa di molto più che gratificante: una successione di messaggi incoraggianti e corroboranti per la mente affaticata.

Alla conclusione del testo il riferimento a un fatto storico o a uno che riguarda la scrittura. Perfetto, no?

 

Esempio di microcopy Grammarly medaglia mago

Esempio di microcopy Grammarly Medaglia obiettivo colpito da una freccia

 

Esempio di Microcopy Grammarly razzo in partenza

Immagini dalla newsletter di Grammarly

 

Esempi di microcopy in forma: italiano verso tedesco

Guardate i testi SEO di questo annuncio di Foodspring, un e-commerce di alimenti e snack per lo sport sani e naturali.

In senso molto lato, potremmo avvicinarli ai micro testi. Stanno tutti nei limiti di spazio concesso e fanno l’ottimo lavoro di catturare l’attenzione e risultare invitanti. Cibo da consumare al volo dagli ingredienti senza fuffa e tanti giri di parole.

Unico dettaglio: nella meta description avrei scritto “Gusti” anziché Tipi, ma forse non c’era spazio a sufficienza. Magari hanno preferito capitalizzare alcune iniziali che occupano più pixel per mettere in risalto prodotti e gusti. Gliela perdonate, vero?

 

Esempio di Microcopy FoodSpring Title e metadescription

Ma la vera chicca arriva dalla versione tedesca del pop up dell’iscrizione alla newsletter. Ok, lo so, lo so. A molti il psst non piace. E non piacerà nemmeno questo accompagnato da una ripetizione e da ben due emoticon.

Secondo me questo pop up è a dir poco rivoluzionario: si rivolge al lettore con il tu, che di solito non avviene nella maggior parte dei contenuti online in tedesco. Le eccezioni si stanno però facendo largo come raccontavo in questo post.

La forma onomatopeica seguita dalla ripetizione del pronome rende il tono di voce molto colloquiale. Ehi tu, dico a te, sì proprio a te! Mi immagino il tedesco preso di soprassalto che esclama: Wer, ich? (chi, io?)

Il sottotitolo preannuncia cosa troveranno gli iscritti nella newsletter, ovvero i migliori suggerimenti e i prodotti più recenti e conclude con un “sai cosa devi fare”, ovvero iscriverti.

Il tutto è circondato da un alone di mistero che ben si addice ai contenuti esclusivi di una newsletter. L’esclusività è uno dei caposaldi del marketing insieme alla limitata disponibilità temporale.

Esempio di microcopy Foodspring.de pop up iscrizione newsletter

Immagine da Foodspring.de

 

La versione italiana, perde molto nel tono e nella vivacità. Beh, cerco sempre di trovare degli aspetti divertenti anche mentre lavoro e questo pop up mi annoia proprio: visto e rivisto.

Come dico spesso, non sono le nostre opinioni di scrittori e localizzatori del web che contano ma quelle del pubblico di riferimento che avranno indagato con le buyer persona, il tono di voce e gli A/B test.

In questo contesto sarà probabilmente emerso che i tedeschi amano divertirsi un po’ di più rispetto agli italiani.

 

Esempio di Microcopy FoodSpring.it pop up iscrizione newsletter

Immagine da Foodspring.it

 

Un grazioso esempio di microcopy in inglese: la famigerata pagina 404

Sempre a proposito degli ops, oops e psst, ecco un bell’esempio di una pagina 404 di Vooks, una piattaforma di streaming di audio libri in inglese per bambini.

Il gioco di parole originario però non renderebbe in italiano: in “ti sei perso come si è persa la i che ha perso il suo puntino” il participio è davvero ridondante, ma magari vuole solo richiamare le ripetizioni tipiche delle canzoni per bambini.

Questo micro testo potrebbe essere localizzato addirittura utilizzando un’altra immagine che rimanda sempre alle lettere dell’alfabeto, ai libri o alle favole. Bisognerebbe studiarci sopra un po’, evitando comunque il riferimento al perdersi in un luogo, una delle paure più sentite dai bambini piccoli.

Al di là della questione linguistica, forse per il pubblico dei bambini quest’immagine è più che sufficiente, visto che il prodotto viene pubblicizzato per essere fruito dai bimbi anche da soli e per intrattenerli mentre i genitori riescono finalmente a fare qualcosa per loro (!).

Esempio di Microcopy Vooks Pagina 404

Immagine da Vooks.com

Esempi di microcopy fragranti: italiano verso spagnolo

Dallo spagnolo arriva l’eccellente esempio di cookie policy di Thomann, un negozio online di strumenti musicali e attrezzature da studio, luci e accessori. La nonnina che serve con amore i biscotti al cioccolato appena sfornati mi mancava! Meravigliosa immagine che rimanda ai cookie inglesi, appunto i biscotti.

Una versione precedente di questo disclaimer titolava che questi biscotti non lasciano briciole, con grande dispiacere degli aspirapolvere. Dopo questa introduzione simpatica, le spiegazioni a cosa servono i cookie che lasciano appunto le loro tracce durante la navigazione online. Divertenti, professionali e onesti: ben fatto!

 

Esempio di Microcopy Thomann.es Cookie Policy spagnola

Immagine da Thomann

 

Ecco la versione italiana mal localizzata nel titolo, nell’attacco del testo e nel pulsante. Peccato, un’occasione persa.

Esempio di Microcopy Thomann.it Cookie Policy italiana

Immagine da Thomann

 

Un ottimo esempio di microcopy italiano senza forzature

Non poteva mancare un esempio di micro testi dalla mia piattaforma preferita per apprendere le lingue Babbel, su cui ho studiato portoghese.

In questo box in una delle offerte della newsletter (insieme a molto altro ancora) evidenziano i vantaggi dell’utilizzo della loro app, un altro dei mantra del marketing. Comunicandolo con l’indicativo presente, il dato è certo e assodato. Esprimerne tre è un’altra regola del marketing.

I messaggi impliciti che passano sono: puoi imparare a parlare da subito senza esitazione, non devi stravolgere la tua routine per esercitarti, puoi arrivare a pronunciare le parole come un madrelingua se ti eserciti. In un colpo solo i timori di chi vuole apprendere una lingua straniera vengono ridimensionati.

Magari avrei allineato alla stessa altezza i testi dei sottotitoli e sostituito l’avverbio “efficacemente” con “in modo efficace”, ma glielo perdono volentieri 😉

 

Esempio di microcopy di Babbel box di una offerta nella newsletter

Immagine da Babbel

 

Il giro del mondo dei micro testi vi ha riportati in Italia. Accomodatevi sulla sedia e cominciare a pensare al vostro prossimo microcopy in italiano: buon lavoro!

 

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Foto di Engin Akyurt da Pixabay

Chi lo ha scritto:

Sono UX writer, copywriter, content strategist, localizzatrice: progetto, scrivo e localizzo contenuti per il web per attrarre, fidelizzare e coccolare gli utenti che visitano le tue pagine web. Come posso aiutarti?

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