4 esempi originali e 1 evergreen per connettere brand e clienti

4 esempi originali e 1 evergreen per connettere brand e clienti

4 esempi originali e 1 evergreen per connettere brand e clienti

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Se nell’antichità valeva il detto conosci te stesso, oggi è imperativo conoscere a fondo i propri clienti per poter costruire un brand con cui entreranno in connessione e di cui forse si innamoreranno. Per fare ciò è necessario fornire contenuti di qualità orientati davvero alle loro esigenze. In questo articolo ho raccolto alcuni esempi che mi hanno colpita e che mostrano come connettere brand e clienti in modo efficace.

1. Wikiparfum

In questi ultimi anni mi sono occupata di scrivere numerosi testi di cosmetica e i profumi sono un argomento che ho trattato spesso. Ecco allora che ho scoperto le concentrazioni, le famiglie olfattive, le note di testa, di cuore e di chiusura, avventurandomi in un percorso olfattivo inebriante e molto affascinante.

Durante tali esplorazioni ho trovato questo motore di ricerca dei profumi! Se siete appassionati di profumi ma non sapete come orientarvi nella vastissima offerta a disposizione, potete creare qui un profilo olfattivo e ricevere consigli personalizzati.

Certo, scegliere un’essenza senza andare in profumeria è arduo. Ed è altrettanto complicato cercare il tipo di profumo che piace senza poter annusare le striscioline di carta su cui è stato vaporizzato.

Ecco allora che gli esperti di profumi dietro le quinte di questa piattaforma hanno inventato il “Quadrification”, uno strumento che, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, permette di visualizzare la composizione e l’evoluzione olfattiva della fragranza dalla sua prima nebulizzazione. Guardate il riquadro della composizione in questo esempio della nostra Arancia la spugnatura di Acqua di Parma, cliccate su See olfactory evolution e immaginate gli aromi dell’essenza attraversare le vostre narici!

2. We Are Knitters

Torno al mio amato sito per appassionate di lavori a maglia, uncinetto e macramè. Uno dei problemi che le knitter incontrano è capire quanti gomitoli e quale tipo di filato serva per un determinato progetto.

Che sia la taglia media di un maglione, una coperta, o un cappello per un bambino di due anni, questo calcolatore di gomitoli indica il numero di gomitoli, il tipo di filato e il numero dei ferri necessari per realizzarlo. Pratico, no? E ora divertitevi un po’ visitando la pagina dedicata 🙂

3. Lookiero

Anche acquistare dei sandali online può risultare complicato. Oltre a leggere le recensioni, può essere utile ricevere consigli in base alla conformazione del piede che questo sito, che propone look di abbigliamento completi e basati sulla propria fisicità e stile preferito, invia attraverso la sua newsletter.

Oppure scegliere la tonalità di marrone corretta in base al colore dei capelli, degli occhi e della pelle, come se li riceveste da una personal shopper in carne e ossa, quale è, ma a livello remoto, Lookiero.

 

 

[Cliccate su ogni immagine per ingrandirla]

 

Farlo tramite una newsletter rende il tutto molto più personalizzato e apprezzato. Gli perdoniamo quindi l’errore grammaticale del bottone, ma solo per questa volta 😉

4. Arena per tutti

Costruire un sito ad hoc per informare le persone che affrontano sfide di accessibilità ogni giorno che possono accedere ad alcuni spettacoli in modo personalizzato, è un’azione molto valida per connettere un brand col proprio pubblico di riferimento e naturalmente accogliere nuove persone che altrimenti farebbero molta fatica a parteciparvi.

Le barriere architettoniche, la burocrazia e l’atteggiamento di chiusura e scarsa disponibilità degli altri restano purtroppo un problema quotidiano per tante persone affette da qualche forma di disabilità, (3,1 milioni secondo l’ISTAT, 2019) come pure la fruizione di eventi culturali. C’è ancora tanto da fare e queste iniziative vanno promosse con slancio.

Per quattro opere accessibili vengono forniti questi servizi (cit.):

  • libro di sala inclusivo
  • trailer
  • scheda dell’opera in Easy to Read
  • sottotitoli per sordi
  • audio descrizione

Inoltre vengono dedicati alcuni percorsi sensoriali prima dello spettacolo.

5. I glossari (evergreen)

Anche i glossari pubblicati (qui trovate invece i glossari di lavoro) sono una fantastica soluzione evergreen per avvicinare il proprio target al settore di riferimento di un brand. Soprattutto in campi complessi e in evoluzione come la finanza, il digital, la medicina.

Qualcuno potrebbe obiettare che non è necessario inserire un glossario perché, se un brand parla e scrive in modo chiaro e accessibile (plain, in inglese), risulterebbe superfluo. Un po’ come per la pagina FAQ che potrebbe risultare inutile se un sito è progettato bene, rispondendo alle domande, ai dubbi e ai timori dei clienti/utenti.

Io credo che siano utili l’una e l’altra: parlare e scrivere chiaro, e raccogliere i termini principali in un glossario dedicato. Nella vita quotidiana conoscere il significato di alcuni termini specialistici aiuta, soprattutto quando non si è a contatto col proprio brand di riferimento.

Google apprezza questo tipo di attività perché inserendo un glossario si mettono le persone nelle condizioni di comprendere. Un glossario è inoltre un contenuto utile che “si consuma” facilmente, secondo i canoni UX, nel suo pratico e consueto ordine alfabetico.

Alcuni esempi:

La lista naturalmente è parziale.

Gli esempi che ho citato per connettere brand e clienti a mio avviso possono far dire: questo è il brand che fa per me! Ne conoscete altri? Sarei proprio curiosa di conoscerli.  🙂

 

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Foto di congerdesign da Pixabay

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