Content strategy in Perù: contenuti come pilastri della strategia marketing e della UX

Content strategy in Perù: contenuti come pilastri della strategia marketing e della UX

Content strategy in Perù: contenuti come pilastri della strategia marketing e della UX

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Nel mio percorso alla scoperta dello stato della content strategy nei paesi non di lingua inglese, arrivo oggi in Perù dove un professionista serio e grande appassionato del mondo dei contenuti spiega il legame tra content strategy e user experience nelle quali i contenuti giocano un ruolo centrale. Buona lettura!

1. Ciao Malko e benvenuto nel mio blog. Grazie per aver accettato questo intervista. Innanzitutto, raccontaci qualcosa di te e del tuo lavoro.

Grazie, Anna, per l’invito. Il mio nome è Malko Gallegos. Sono un giornalista professionista, ma lungo la strada ho ricoperto posizioni come community manager, blogger, web editor, content writer, content marketer, fino a quando ho raggiunto la mia posizione attuale, che è quella di UX writer presso Banca BBVA Perù. Ho maturato 10 anni di esperienza professionale facendo quello che mi piace: creare e gestire contenuti digitali, sia per raggiungere obiettivi di marketing sia per migliorare l’esperienza utente nei prodotti digitali. E onestamente mi sento a mio agio. In questa banca, ho conosciuto il mondo della user experience e lavorarci, dal lato dei contenuti, che è qualcosa che mi appassiona, è sorprendente.

2. Per coloro che non conoscono la content strategy (ce ne sono ancora molti là fuori!), che cos’è?

La content strategy consiste nell’organizzare i contenuti di un’azienda, di un marchio, di un’istituzione, siano essi digitali o fisici, il che implica crearli, pubblicarli e gestirli, il tutto sotto l’identità e la voce del marchio. È come uno strato che ricopre tutto ciò che riguarda il contenuto di un marchio e da cui possono iniziare cose più tattiche come redigere un progetto di content marketing, pianificare i social network o scrivere una guida di stile per la UX writing.

Questa content strategy deve corrispondere alle esigenze degli utenti che non possiamo perdere di vista in nessun momento e agli obiettivi di business dell’azienda.

3. Come hai iniziato a lavorare nella content strategy?

Da quando ho iniziato a sviluppare strategie di contenuti per un portale web e per progetti sui social network, sentivo e sapevo di essere immerso in questa disciplina. E questo circa 8 anni fa. Poi ho anche sviluppato la content strategy per alcuni blog. Così stavo mettendo le basi per quello che faccio oggi, dove il punto chiave era, è e continuerà a essere conoscere molto bene il nostro utente o acquirente.

4. Perché la content strategy è importante in una strategia web dal tuo punto di vista e secondo la tua esperienza?

Perché è la base della comunicazione di un marchio con i suoi utenti. Con una content strategy sapremo a chi ci rivolgiamo, come dovrebbero essere i nostri messaggi, quali media o canali dovremmo usare, e in quale formato, quale sarà la voce del nostro marchio, ecc. E ci consentirà anche di misurare tutte le nostre azioni, poiché ogni obiettivo deve essere misurabile e avere un impatto sul business.

5. Com’è la situazione in Perù riguardo alla content strategy?

Penso che ci siano aziende che sono consapevoli dell’importanza di una content strategy e la applicano. Ma non la usano necessariamente dal punto di vista della user experience, ma da quello del marketing digitale, con obiettivi più commerciali.

Tuttavia, rimane una sfida evangelizzare le persone riguardo questa disciplina e su come può aiutare i marchi. E sono tante le piccole aziende o gli imprenditori che saltano sul ring, aprono un account su un social network e pensano che questo basti per avere una presenza su internet, ma tutto è fumoso, senza consistenza.

E se parliamo di UX writing in particolare, visto che sono poche le aziende che hanno specialisti nella progettazione di messaggi incentrati sull’utente. Per questo motivo, per espandere la disciplina in Perù, mi sono unito a due colleghi e abbiamo creato UX Writers Perù, per creare una comunità e lasciar parlare dell’argomento.

Vorrei che ci fossero più posti di lavoro per gli scrittori di UX in Perù e quindi creare più prodotti o servizi digitali migliori.

6. Quali sono i tre errori che le aziende peruviane (piccole o grandi) fanno senza considerare di abbracciare la content strategy e tre soluzioni per risolverli dal tuo punto di vista?

Il primo errore potrebbe essere quello di essere presenti su Internet senza alcuna direzione e senza sapere come comunicare. Per questo motivo c’è il lavoro del content strategist, che aiuta a pianificare da zero il design della comunicazione.

Il secondo errore che a volte noto è che l’ultima ruota del carro sono i contenuti. Voglio dire, sono come dei riempitivi.

Un altro sbaglio è quello in cui il marchio guarda la struttura del suo sito web, le foto, la grafica, i colori e lascia il contenuto alla fine. Come se fossero semplici ornamenti. Questo può cambiare con una svolta nella prospettiva di chi gestisce un’azienda.

I contenuti dovrebbero essere i pilastri, non solo un altro ornamento.

Il terzo errore è che il lavoro della content strategy non è lasciato a professionisti dedicati. Molti dicono che il designer possa anche scrivere, risparmiando così, ma io credo, ed è una tendenza mondiale, nei profili specializzati nei contenuti, perché, ripeto,

alcuni dei pilastri di una strategia di marketing ed esperienza utente sono i contenuti.

7. Se qualcuno desiderasse entrare nel mondo della content strategy, come potrebbe diventare uno specialista in questo campo?

Innanzitutto, dovete comprendere il significato della content strategy. E per fare ciò ci sono diversi modi: leggere libri di base sull’argomento, articoli e blog e poi seguire un corso. Successivamente, quando iniziate a lavorare in una posizione che riguarda la content strategy, dovete comprendere due fattori chiave nella progettazione della vostra strategia: soddisfare le esigenze delle persone e raggiungere gli obiettivi di business, ovviamente attraverso i contenuti. Un ultimo aspetto o esigenza è

avere una vera passione per i contenuti, per la scrittura, per mettere idee in immagini o video, in breve, la passione per la comunicazione.

8. E se potessi dirci tre strumenti indispensabili per content strategist, quali sarebbero?

Un primo strumento dovrebbe essere un framework (una struttura), in questo caso consiglio il Design Thinking.

Il secondo strumento è quello per misurare e testare i contenuti. Ad esempio: una piattaforma come Google Analytics può essere utilizzata per avere dati quantitativi. E un test utente può essere utilizzato per avere dati qualitativi.

Il terzo strumento è quello che serve per gestire il contenuto. Ad esempio, Google Drive, Trello, Notion, ecc.

9. Le grandi domande arrivano sempre alla fine e sono spinose: come convinceresti un’azienda ad adottare la content strategy? Adotti una tecnica speciale?

Beh, un’idea è raccogliere riferimenti o storie di successo dai marchi che hanno implementato una content strategy, cioè, se l’azienda non l’ha mai adottato. E l’altro è mostrare il valore di avere una content strategy e come può influire su un marchio a livello commerciale, marketing, reputazionale e di esperienza utente.

10. Saluta tutti gli imprenditori (peruviani e italiani!) che hanno abbracciato la content strategy e coloro che stanno pensando di farlo e manda loro un augurio speciale.

Beh, una delle armi di marketing che può servirti meglio sono i contenuti. Ma questi contenuti devono essere preziosi per attrarre, convincere, deliziare, ma soprattutto per soddisfare le esigenze delle persone. E avendo a disposizione una content strategy, le aziende creeranno anche nuovi posti di lavoro e la disciplina crescerà. Si tratta di un circolo virtuoso.

 

Vorrei ringraziare ancora una volta Malko per averci raccontato la situazione della content strategy in Perù. Vi lascio tutti i canali social per conoscerlo meglio:

Linkedin | Sito web | Medium | Instagram

Potete leggere le altre interviste sullo stato della content strategy nel mondo non anglosassone qui:

America Latina:

  1. Cile
  2. Messico
  3. Argentina

Europa:

  1. Italia
  2. Spagna
  3. Germania
  4. Belgio
  5. Svizzera
  6. Francia
  7. Polonia

 

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Foto di Олег Дьяченко da Pixabay

 


 

Qui trovate l’intervista originale in inglese. Buona lettura!

Below you’ll find the original English version of the interview. Happy reading!

1. Hi Malko, and welcome to my blog. Thank you for accepting this interview. First, tell us something about you and your job.

Thanks, Anna, for the invitation. My name is Malko Gallegos. I am a journalist by profession, but along the way, I had positions such as community manager, blogger, web editor, content writer, content marketer, until I reached my current position, which is UX writer at BBVA Peru. I have 10 years of professional experience doing what I like: creating and managing digital content, either to achieve marketing objectives or to improve the user experience in digital products. And I honestly feel comfortable. At the bank, I have known the world of user experience and working on it, from the content side, which is something that I am passionate about, is amazing.

2.For those who do not know Content Strategy (there are still many out there!), what is it?

Content strategy is to organize the content of a company, brand, institution –be it digital or physical-, which implies creating, publishing and managing it, all under the identity and voice of the brand. It is like the layer that covers everything related to the content of a brand, and from where more tactical things such as a content marketing plan, a social media plan or a style guide for UX writing can start. This content strategy must correspond to the needs of the users because we cannot lose sight of them at any time and with the business objectives of the company.

3. How did you start working on Content Strategy?

Since I began to develop content strategies for a web portal or a social media plan, I felt and knew that I was immersed in this discipline. And that was about 8 years ago. Then I also generated the content strategy for some blogs. So, I was getting bases for what I do today, where the key was, is and will continue to be to know our user or buyer persona very well.

4. Why is Content Strategy important in a web strategy from your point of view and your experience?

Because it is the basis of a brand’s communication with its users. With a content strategy we will know who we are addressing, how our messages should be, what media or channels we should use, what formats to use, what will be the voice of our brand, etc. And it will also allow us to measure all our actions, since each objective must be measurable and impact the business.

5. How is the situation in Peru about Content Strategy?

I think there are companies that are aware of the importance of a content strategy and apply it. But they don’t necessarily use it from the point of view of user experience, but from the digital marketing side, with more commercial objectives.

However, it remains a challenge to evangelize about the discipline and how it can help brands. And there are many small companies or entrepreneurs who jump into the ring, open an account on a social network and think that this is enough to have a presence on the internet, but everything is gaseous, without consistency.

And if we talk about UX writing in particular, since there are few companies that have specialists in the design of user-centered messages. For this reason, to expand the discipline in Peru, I have joined with two colleagues and we have created UX Writers Peru, to create a community and make the subject talk.

I wish there were more jobs for UX writers in Peru and thus build more and better digital products or services.

6. Which are three mistakes that Peruvian (small or large) companies do without considering to embrace Content Strategy and three solutions to solve them from your point of view?

The first mistake may be to be on the internet without any direction and without knowing how to communicate. For this, there is the work of a content strategist, who helps plan the communication design from scratch.

The second mistake that I sometimes notice is that the last wheel of the car is the content. I mean, it’s like filling. One more brand looks at the structure of its website, the photos, the graphics, the colors and leaves the content for the end. As if these were simple ornaments. That can change with a twist in the perspective of those who manage a company. The content should be a pillar, not just another ornament.

The third mistake is that the content strategy work is not left to professionals dedicated to this. Many say that the designer can also write, thus saving us money, but I do believe, and it is a worldwide trend, in profiles specialized in content, because, I repeat, one of the pillars in a marketing and experience strategy user is the content.

7. If someone would like to enter the world of Content Strategy, how could become a specialist in this field?

First, you must understand the meaning of Content Strategy. And for them there are several ways: read basic books on the subject, read articles and blogs, and then take a course. Later, when you start working in a position related to Content Strategy, you must understand two key factors when designing your strategy: meeting people’s needs and meeting business objectives, obviously through content. A final aspect or requirement is to have a true passion for content, for writing, for putting ideas in images or videos, in short, passion for communicating.

8. And if you could tell us three must-have tools for a Content Strategist, which would they be?

A first tool should be a framework, in this case I recommend Design Thinking.

The second tool is one for measuring and testing content. For example: a platform like Google Analytics can be used to have quantitative data. And a user test can be used to have qualitative data.

The third tool is one that serves to manage the content. For example, Google Drive, Trello, Notion, etc.

9. Big questions come always at the end and are spiny: how would you convince a company to adopt Content Strategy? Do you have a special technique?

Well, one idea is to gather references or success stories from brands that have implemented a content strategy. That is if the company has never adopted it. And the other is to show the value of having a content strategy and how it can impact a brand on a commercial, marketing, reputational and user experience level.

10. Greet all the (Peruvian and Italian, too!) entrepreneurs who embraced Content Strategy and those who are thinking to do it and send them a special wish.

Well, one of the marketing weapons that can best serve you is content. But this content must be of value to attract, to convince, to delight, but above all to meet people’s needs. And by having a content strategy, companies will also create new jobs and discipline will grow. It is a virtuous circle.

Chi lo ha scritto:

Sono UX writer, copywriter, content strategist, localizzatrice: progetto, scrivo e localizzo contenuti per il web per attrarre, fidelizzare e coccolare gli utenti che visitano le tue pagine web. Come posso aiutarti?

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