Cosa non deve mancare nella libreria di un content strategist.

Cosa non deve mancare nella libreria di un content strategist.

Cosa non deve mancare nella libreria di un content strategist.

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La libreria di un content strategist non è solo quella di scaffali, ha un buffo nome scandinavo e vi fanno capolino libri e magari qualche CD e lo stereo come la mia. È anche quella virtuale composta di preferiti salvati sul browser, di cartelle che conservano e-book e guide, di servizi che tengono traccia dei vostri progressi nelle letture e di newsletter che atterranno nelle caselle di posta.

Sono iscritta a più di 130 newsletter. Conosco questo numero perché, fino all’arrivo del GDPR, esisteva un meraviglioso strumento che mi aiutava a gestirle tutte senza ingorgare la casella di posta. Da allora il numero è cresciuto, anche se in realtà molte non me ne arrivano più con la stessa regolarità di prima e alcune sono proprio sparite.

Oggi vorrei condividere con voi una parte della mia libreria virtuale e cartacea. Comincio con le newsletter.

Ispirazioni anglosassoni dall’etere

  1. Brain Traffic: la newsletter di Kristina Halvorson che ha ripreso da poco a inviare le sue email. Il mio mito rimane sempre lei tra le tante signore della content strategy.
  2. Gini Dietrich con la sua newsletter Spin Sucks: una ragazza della content strategy che produce una quantità di contenuti notevole e tutti molto interessanti.
  3. Kapost, Gather Content, Contently, Acrolynx: piattaforme per gestire le operazioni sui contenuti, i team dedicati e tutto quanto concerne il mondo dei contenuti. Le loro newsletter sono una miniera di informazioni, aggiornamenti e materiali da scaricare.
  4. Content Design London di Sarah Richards: una piacevole scoperta di questi ultimi mesi per avere una prospettiva centrata sul design delle parole e su temi come leggibilità, comprensione e accessibilità dei testi sul web.
  5. UX Collective: newsletter consigliatissima per approfondire le tematiche della user experience
  6. Medium, Daily Digest: questa piattaforma è una fonte inesauribile di articoli sulla UX e temi vicini come lo UX copywriting; la sua newsletter è una validissima alternativa per stare sempre sul pezzo su questo argomento.
  7. Neil Patel: seguitelo non più tramite la newsletter di QuickSprout che ha delegato ad altri, ma attraverso quella del suo sito ufficiale. I suoi post sulla SEO sono un capolavoro di leggibilità, chiarezza e ovviamente di competenza. Da prendere a modello.
  8. Hubspot e Semrush: li affianco per comodità. Imparare direttamente dalle grandi suite per la SEO non ha prezzo.
  9. Rand Fishkin: ex CEO e fondatore di Moz, ora CEO di Sparktoro, un altro punto di riferimento sulla SEO da seguire sui social (ok non è una newsletter, sorry!)
  10. Digital Marketer: una piattaforma con strumenti e formazione per marketer di tutti i settori i cui post sono una fonte di informazioni approfondite e aggiornate sul mondo del marketing nel web.

… e ispirazioni nostrane

  1. UX University e UX Boutique: le loro newsletter formano sul tema della user experience con libri, corsi e tanti articoli interessanti.
  2. Seozoom: ok non sono le newsletter (sorry again!), ma sono i loro webinar a cui non dovete mancare. Bravissimi e super appassionati, i ragazzi della SEO suite italiana, danno filo da torcere ai mostri anglosassoni di cui vi ho parlato prima.

Come ogni buona libreria di un content strategist, non mancano i libri cartacei, da sottolineare e sui quali appuntare note e punti esclamativi come la sottoscritta!

Suggerimenti dalla carta

  1. Content strategy for the web, di Kristina Halvorson e Melissa Rach: una bibbia, un must-have, o per dirla con il gergo della moda, un libro mai-più-senza, che dovrebbero leggere tutti. Per non partire di corsa con le strategie, senza prima aver analizzato valori, missione, obiettivi, contenuti esistenti, processi e tanto altro ancora.
  2. Content strategy tool kit di Megan Casey (in inglese): il completamento del libro precedente per passare alla pratica, suggerito da tutti i content strategist che lo tengono sulla scrivania accanto al primo.
  3. Strategic Writing for UX, di Torrey Podmajersky (in inglese e anche in italiano): uscito da pochissimo è finito dritto dritto nella mia to-read list per approfondire lo UX copywriting. In italiano lo trovate come “UX writing – Strategie e strumenti per conquistare gli utenti con le parole” New!
  4. UX Writing, micro testi, macro impatto, di Serena Giust: uscito pochi mesi fa, il corrispettivo in italiano del precedente testo. Già il sotto titolo promette benissimo.
  5. Le 5 Guide di Luisa Carrada: queste snelle e pratiche guide della Signora della Scrittura Italiana, sono le perfette compagne di viaggio nella meravigliosa avventura della scrittura, sia online che off line.
  6. Language Design, di Ivonne Bindi: sull’usabilità delle parole, un tema caro al content strategist, che “…tratta di parole e interazioni…” (cit)
  7. Content Design, di Sarah Richards: dell’autrice della newsletter di cui sopra e delle famosissime Readability Guidelines, un progetto open e gestito da una community sulle linee guida universali della leggibilità New!
  8. Content Design, di Nicola Bonora: questo libro si focalizza su “i processi, i metodi e gli strumenti che permettono di pensare e progettare contenuti, illustrando un approccio che attinge da architettura dell’informazione, user experience e information design” (cit) e richiama molti argomenti tipici della content strategy.
  9. La Manomissione delle parole, di Gianluca Carofiglio: una gradevole scoperta che ho fatto a un corso di scrittura. Sulla potenza delle parole e sul loro utilizzo consapevole.
  10. Content marketing, di Ann Handley e CC Chapmann: la bibbia (ancoeur!) del content marketing, che tutti ma proprio tutti quelli che si occupano di contenuti da varie prospettive, dovrebbero leggere.
  11. Everybody writes, di Ann Handley: un testo che accompagna chi si occupa di attrarre i clienti attraverso la scrittura per il web, oppure scrive sui social: in fondo siamo tutti scrittori (cit.)
  12. Testi che parlano, di Valentina Falcinelli: la summa sul tono di voce che avreste sempre voluto trovare. Leggendo questo denso libriccino – notate, prego, il tono di voce tenero, ma professionale 😉 , risparmierete molto tempo nel leggere mille altre guide, soprattutto in inglese, sull’argomento. Parla dei diversi toni di voce dell’italiano, quindi potrete applicare tutti i suggerimenti senza doverli adattare dall’inglese!
  13. WordPress, di Jessica Neuman Beck, Matt Beck: un manuale di qualche anno fa che vi aiuta, passo dopo passo, a creare un sito web professionale con questa piattaforma. Così, se desiderate abbracciare la professione di content strategist, potete sperimentare in prima persona come costruire un sito web da soli (come me, per esempio!) e affrontare tutte le implicazioni che comporta la progettazione dei siti web.
  14. Libri per bimbi in età prescolare: sono dei capolavori di grafica, testi e significati nascosti progettati con sapienza e del tutto in linea con i piccoli lettori nelle varie fasce di età. Non ci avevate mai pensato, vero? 😉

E altri con alcune ripetizioni qui New!


E ora alcuni esempi pratici a cui tendere.

Le stelle polari con cui orientarsi

  1. Blog del Mestiere di Scrivere: online dal 2002 questo blog è il capostipite, la pietra miliare, l’onda perfetta  sulla scrittura. Non nomino la sua autrice, che volteggia tra carta e digitale con infinita maestria, perché l’ho già fatto prima e non ha bisogno di presentazioni 😉
  2. Maison du Monde: come il catalogo cartaceo di quell’azienda svedese sta alla carta, così il sito di questo e-commerce francese sta alla scrittura digitale. Un esempio di azienda che fonde i suoi valori, gli obiettivi di business e le esigenze delle persone in un tono di voce perfetto.
  3. Moo: la tradizione rivisitata in chiave moderna, ovvero come sfruttare la potenza delle parole per proporre in un mondo sempre più virtuale biglietti, calendari, agende e altro materiale cartaceo. Ci vuole coraggio, no? Newsletter da seguire assolutamente!
  4. Ritterhof: la newsletter di questo albergo in Alto Adige propone una metafora comunicativa sapientemente distillata dal sito. Passano gli anni, ma leggerla ogni volta è come intraprendere un autentico viaggio emozionale.
  5. Big Life Journal: la newsletter di questa “… prima rivista al mondo sulla crescita emotiva per bambini. Insegna la perseveranza, la grinta, l’autostima, il pensiero positivo e altro ancora” (cit.) sprizza energia, ottimismo e accettazione di sé da ogni sillaba. Le loro infografiche e poster da scaricare sono dei meravigliosi lavori di grafica.

E ora qualche indicazione per assemblare gli scaffali della vostra libreria (no, non sono le famose figurine nelle istruzioni di montaggio di quel caratteristico mobilificio giallo blu!)

Strumenti utili per creare la libreria del content strategist

  1. Shelfari/Goodreads
  2. Preferiti delle librerie online
  3. Preferiti di Chrome
  4. Evernotes: per appuntare tutto quello che volete dai link, alle idee, ai libri, ai video
  5. Unroll.me : il gestore delle newsletter di cui vi ho parlato all’inizio, con la speranza che torni presto operativo nell’Unione Europea e nell’Area Economica Europea; in alternativa potete avvalervi di Leave me alone (lasciami stare!) che, a un modico costo, via aiuta a gestire le iscrizioni e cancellazioni dalle newsletter New!
  6. Gmail: impostando etichette e regole
  7. Un lettore per e-book
  8. Una solida libreria dal nome incomprensibile o dal design simpatico 😉

Per il momento è tutto. Se trovo però qualcosa di interessante e di originale, non mancherò di aggiungerlo.

Nel frattempo volete aiutarmi ad arricchire questo elenco? Scrivetemi le vostre scoperte nei commenti!

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Aggiornato il 31/03/2020

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Sono UX writer, copywriter, content strategist, localizzatrice: progetto, scrivo e localizzo contenuti per il web per attrarre, fidelizzare e coccolare gli utenti che visitano le tue pagine web. Come posso aiutarti?

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