La gestione del tempo di una content editor e strategist acrobata

La gestione del tempo di una content editor e strategist acrobata

La gestione del tempo di una content editor e strategist acrobata

Nessun commento su La gestione del tempo di una content editor e strategist acrobata

Tranquilli, non ho deciso di darmi all’arte circense 😉 Proseguo solo la serie della gestione del tempo cominciata un anno e mezzo fa quando la mia vita scorreva tranquilla e ignara del meraviglioso evento che mi sarebbe capitato di lì a poco.

Qui potrete trovare tecniche, strumenti e altri consigli per una gestione del tempo ottimale quando si diventa mamme e si svolge una professione freelance.

Sono entrata anch’io nel club delle mamme acrobate, così soprannominate perché ogni giorno ondeggiano su quel filo sottile a cavallo tra la gestione della vita lavorativa e quella del ménage famigliare. Queste donne cercano di mantenersi in equilibrio stringendo tra le mani l’asta della forza di volontà, della tenacia e dell’organizzazione… magari fosse così semplice!

Tuttavia, con gli strumenti e qualche tecnica che ho sperimentato in prima persona, potrete trovare degli utili spunti per raggiungere il vostro equilibrio. Sì perché ognuna dovrà trovare il suo, diverso da quello delle altre, a seconda delle scelte del tutto personali e insindacabili che ciascuna vorrà fare.

Il tempo del bebè (si può anche lavorare: si – può – fare!)

È un tempo liquido che si espande nel corso di tutto il giorno e la notte. Non è programmabile, né prevedibile, assorbe al cento per cento e anche di più, soprattutto nei primissimi mesi.

In questo periodo occorre essere molto flessibili e oneste con se stesse, come dicevo in questo post. Potendo scegliere: meglio dedicarsi completamente al bambino oppure tentare di portare avanti qualche ora di lavoro? La risposta è:

dipende dal bambino, se dorme o meno, se si allatta al seno e per quanto tempo si allatta

Io sono rimasta ferma una settimana dopo il parto e poi, visto che il bambino si svegliava solo una volta di notte e di giorno dormiva parecchio, mi sono dedicata alla promozione sui social dell’e-book uscito un paio di giorni prima del parto.

Ho scelto un impegno facilmente frazionabile nel corso della giornata e programmabile. Per la gestione del blog ricercavo le fonti, scrivevo la bozza, riscrivevo e facevo l’editing in diversi momenti della giornata. Quando avevo un momento tranquillo mi dedicavo a queste attività senza stressarmi troppo e soprattutto senza sottrarre tempo al bambino con gli inevitabili sensi di colpa annessi.

Consiglio 1: se vi è possibile, se decidete di lavorare quando il bambino è molto piccolo, scegliete un’attività che si possa spezzettare nel corso della giornata o della notte, non molto impegnativa e possibilmente programmabile.

Frazionare un’attività in molte più piccole, vi aiuta davvero ad affrontare con la serenità necessaria quello che prima svolgevate in un’ora o due concentrate, e che ora invece riuscite a fare in un lasso di tempo molto dilatato. Vi evita anche un senso di frustrazione che state certe arriva.

Consiglio 2:  sfrondate le attività e scegliete solo la più importante e urgente. Se avete la coda di un progetto da concludere, dedicate il poco tempo a disposizione solo a questo e delegate o sospendete tutto il resto.

Strumenti: Quadrante di Covey (per definire la priorità delle cose da fare), Buffer, Postpickr, Hootsuite (per programmare le condivisioni sui social).

Gli stessi principi si possono applicare alle mansioni di casa e alle altre faccende. Per esempio le lavatrici si possono preparare in un momento, programmare in un altro e stendere e raccogliere il bucato in altri ancora. Sempre che non ci sia qualcuno disposto a farlo al posto vostro nei tempi consueti: dell’importanza della delega infatti avevo parlato in questo post.

Il tempo del lavoro (benvenuto aiuto!)

Passato il periodo più duro e impegnativo con il bambino (un lasso di tempo molto variabile) i ritmi si stabilizzano e tutto sembra riprendere a scorrere in modo più umano e accettabile… fino a quando al bambino non cominciano a spuntare i denti!

Si comincia a pensare di lavorare di più o di tornare a lavorare se prima non è stato possibile. È arrivato il momento di organizzarsi.

Presa per un momento dallo sconforto perché il mio bambino aveva cambiato i suoi ritmi così regolari, ho deciso che dovevo farmi aiutare: ok, ma da chi?

Mi sono rifatta alla mia esperienza da ufficio, ho preparato una tabella di excel e ho scritto in una colonna i nominativi di tutte le persone che potevano aiutarmi: parenti, amici, estranei (ovvero babysitter e asili nido).

Visualizzate e valutate gli aiuti

Ho riflettuto sui pregi e difetti di ciascuno e li ho messi per iscritto, se erano aiuti che dovevo pagare (e quanto) o erano gratis (i parenti). Così ho ricavato una classifica in cui vinceva chi ovviamente aveva il maggior numero di pregi. Ma c’era qualcosa che non mi convinceva.

Ho assegnato un punteggio a ciascun pregio e difetto a seconda del valore che aveva per me (1= poco, 5= abbastanza, 10= molto):  se per esempio devo faticare ogni volta per mettermi d’accordo con una persona per stabilire il giorno o l’orario in cui mi aiutava, questo per me è certamente un bel difetto!

Alla fine ho fatto la somma dei punteggi dei pregi e dei difetti per ogni persona, ho diviso il totale dei pregi per il totale dei difetti e… magia! È uscita una classifica più veritiera con in cima il nominativo con il punteggio più alto e quindi più adatto ad aiutarmi. Ho lasciato alla democratica matematica e non solo all’influsso delle pure emozioni il compito di scegliere l’aiuto migliore.

Questa analisi più approfondita mi ha aiutato a trovare il migliore tipo di aiuto che potevo avere secondo una mia personalissima scala di valori.

Poter disporre all’inizio di quel paio d’ore, sempre aumentabili, per occuparsi solo del lavoro vi fa riscoprire il valore del tempo stesso. In questo lasso temporale potete dedicarvi concentrate a una sola cosa per volta e poi essere più serene mentre passate il tempo con vostro figlio.

Chi lavora come freelance o libero professionista ha la fortuna di potersi gestire in totale libertà e passare quindi molto più tempo col proprio bambino.

Tutto sta nel sapersi organizzare

Date il benvenuto quindi a nonne, babysitter, amiche, tate, tagesmutter e asili nido! Ognuno può scegliere quello che gli aggrada di più e si adatta alle sue esigenze.

Consiglio 1: programmate per tempo gli aiuti che desiderate e anche più di uno che vada a sostituire quello che magari ha avuto un contrattempo (alcune mie amiche hanno la sostituta della sostituta della babysitter!).

Consiglio 2: chiedete aiuto. Sembrerà scontato o impensabile per qualcuno, ma non si può fare tutto da sole: lavoro o gestione famiglia o peggio, rinunciare a uno per l’altro, a meno che non sia una scelta consapevole e non forzata.

Strumenti: file di excel, elenco nominativi di persone che vi possono aiutare, fissate nella mente e fate vostro il concetto di delega.

Il tempo per sé stesse esiste! (Bandite il senso di colpa)

Chi l’ha detto che se fate la mamma e lavorate, non potete fare altro al di fuori di questo? Ok, è una frase forte e forse non piacerà a tutti.

È un’eresia se andate al cinema con un’amica una volta ogni tanto? Energie residue permettendo, a mio avviso no, è un diritto! Bastano anche dieci minuti per leggere un libro, sfogliare una rivista di moda, truccarsi per bene prima di uscire con il proprio tesoro.

Ci sono tantissime attività da fare con il bambino: i corsi di mammafit, la lettura ad alta voce in biblioteca, le giornate con le educatrici del Tempo per la Famiglia o le ostetriche, il corso di inglese per bimbi, il massaggio infantile.

Il pregio è che in questi casi si socializza con le altre mamme e si condividono le proprie esperienze.

La condivisione non ha prezzo in un momento storico in cui si gestisce la maternità e la genitorialità senza il supporto di una cerchia di parenti e amiche come succedeva in passato.

Alcune letture sull’argomento

Vorrei concludere lasciandovi alcuni libri da leggere durante il periodo delle festività natalizie che favorisce tranquillità e buone letture.

Il primo, che mi riprometto di leggere al più presto, è il manuale scritto dalla psicologa e psicoterapeuta Elena Rosci “Mamme acrobate”, a cui mi sono ispirata per il titolo di questo post e che ben descrive il ruolo odierno delle donne che cercano faticosamente l’equilibrio tra la gestione della vita familiare e quella lavorativa.

Il secondo, un gustoso mini e-book di Annamaria Anelli che ho letto tutto d’un fiato e che mi ha fatto scoprire che il Terzo Tempo, appunto il titolo del libretto, per noi stesse esiste e si può vivere senza sensi di colpa.

Se volete invece risparmiare tempo (!) e denaro, senza cioè comprare decine di libri sull’argomento gestione del tempo, ma anche e soprattutto per imparare a gestirlo al meglio, suggerisco i due libri di Davide Rampoldi, il sergente istruttore per antonomasia su questo tema.

Infine il mio percorso di donna lavoratrice, in dolce attesa e in piena attività nella gestione del tempo e durante l’emergenza sanitaria del Covid-19.

Buone letture e buone feste!

Se vi è piaciuto questo articolo condividetelo nei social oppure seguite gli aggiornamenti del blog iscrivendovi alla newsletter. In regalo riceverete utili risorse gratuite.

Photo credit: Pixabay

Chi lo ha scritto:

Sono UX writer, copywriter, content strategist, localizzatrice: progetto, scrivo e localizzo contenuti per il web per attrarre, fidelizzare e coccolare gli utenti che visitano le tue pagine web. Come posso aiutarti?

Tags:

Cosa ne pensi?

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ti do il benvenuto sul mio sito

Mi chiamo Anna Colagè e sono UX writer, copywriter, content strategist e localizzatrice: progetto, scrivo e localizzo contenuti per il web per attrarre, fidelizzare e coccolare gli utenti che visitano le tue pagine web. Come posso aiutarti?

 

Io utilizzo Iubenda. Voglio provarlo anch’io!

Privacy Policy Cookie Policy

Entriamo in contatto?

Con piacere! Ti scrivo a infoATannacolage.it ma potrei voler fare due chiacchiere con te e allora

 

Saggezza dal passato

Piccole opportunità sono spesso l’inizio di grandi imprese” Demostene, IV sec. a.C.

 

Vuoi approfondire le tecniche della content strategy e dello UX writing, i segreti del content marketing e della localizzazione e ricevere risorse gratuite?

Torna su