Capita a tutti prima o poi di affrontare argomenti molto complessi per i quali occorre tanto tempo per acquisire dimestichezza e cominciare a scrivere. In alcuni casi potrebbe servire una laurea extra. Ma niente paura, con la tecnica del pair writing problema risolto!
In questa situazione alcuni scrittori del web fanno il bilancio tra il tempo investito nel documentarsi in un campo poco conosciuto e il compenso e mollano il colpo. Un comportamento senza dubbio professionale e onesto, che però fa perdere delle opportunità.
Un esempio pratico: scrivere di argomenti medici senza essere un medico o di quelli finanziari senza essere laureati in economia e commercio con una specializzazione e due master è di fatto una missione impossibile. I colleghi traduttori direbbero che non è etico, come se si traducesse verso una lingua diversa da quella madre.
Per fortuna questi temi vastissimi sono diventati accessibili a tutti.
La divulgazione scientifica è fatta apposta per le persone comuni. Non essendo esperte del settore, hanno bisogno di comprendere con parole semplici per esempio quali sono i sintomi, la diagnosi e la prognosi di una malattia.
L’educazione finanziaria serve per capire i concetti base di economia, finanza e risparmio per compiere operazioni finanziarie ragionate e, si spera, fruttuose.
Ci sono trasmissioni televisive che vanno in onda da decenni. Di questa “semplificazione” del linguaggio specialistico hanno fatto la ricetta del loro successo straordinario e duraturo.
Così accade in un certo senso anche per i testi per il web. Il loro fine principale è quello di essere compresi non solo dalle buyer persona ma anche dal maggior numero possibile di persone, includendo quelle che affrontano sfide di accessibilità e quelle che hanno un basso livello di digitalizzazione e scolarizzazione.
Come potete leggere nei link evidenziati poche parole prima, le statistiche italiane sono piuttosto desolanti.
La navigazione online comporta una lettura diversa da quella sulla carta stampata. È più faticosa, frammentaria e distratta.
Secondo me l’imperativo categorico a cui dovrebbe aspirare chi si occupa di scrittura per il web è esprimersi in modo chiaro, semplice, inclusivo e accessibile. È un comportamento onesto e professionale.
Se mettete una persona nelle condizioni di comprendere, le lasciate la libertà di pensare e agire.
Tralascio volentieri ogni riferimento al linguaggio vago, fumoso, obsoleto e tecnicistico della pubblica amministrazione.
Ok, non ce la faccio, ecco un pessimo esempio 😉
Cos’è allora il pair writing?
È una tecnica di scrittura che affianca lo scrittore per il web o il content designer e l’esperto della materia (il legale, l’ingegnere, l’avvocato, il pedagogista, il programmatore) per scrivere in contemporanea un determinato contenuto.
Ci si siede fianco a fianco e, bloccato un determinato lasso di tempo, si decide insieme quale contenuto scrivere nello specifico. Si fanno presente quali sono i bisogni dell’utente finale e i criteri di approvazione e come il servizio o il prodotto risponde.
Lo scrittore sa come trasporre sul web le informazioni e l’esperto della materia controlla man mano che siano corrette e non ci siano dei risvolti impensati.
Come si definiscono i ruoli nel pair writing?
In questa forma di scrittura affiancata, una persona scrive e l’altra osserva e commenta. Può essere sempre la stessa oppure ci si può alternare, come preferite.
Nella mia precedente carriera, lavoravo spesso insieme ai colleghi dell’ufficio legale. Quando si creavano delle situazioni commerciali delicate e c’era bisogno di una comunicazione ufficiale, un intervento dell’ufficio legale era sempre benvenuto.
Di fatto scrivevo quanto mi veniva dettato, ma le frasi potevano essere riformulate subito sulla base delle mie osservazioni e condivisioni di dettagli funzionali alla questione.
Negli ultimi tempi entravo nell’ufficio legale con la lettera pronta per essere solo controllata velocemente. Una bella soddisfazione 🙂
Quali sono i vantaggi del pair writing?
Eccoli:
- Correttezza e adeguatezza delle informazioni del contenuto
- Trasposizione e adattamento secondo le regole della scrittura per il web, la buyer persona, gli obiettivi di business e il tono di voce individuati
- Adeguamento alle regole dell’accessibilità e alle keyword per la SEO se presenti
- Taglio dei tempi di approvazione perché il contenuto non deve passare nei meandri autorizzativi
- Azzeramento dello scambio continuo di e-mail
- Annullamento delle incomprensioni dovute al traffico di e-mail
- Risposte immediate a quesiti e richieste di chiarimento (datevi un tempo anche per questo!)
- Aumento delle commissioni che avete accettato (!)
E se non fosse possibile affiancarsi fisicamente?
Se siete lontani anche per i motivi della pandemia, ormai l’utilizzo di strumenti di condivisione e di video chiamate è largamente diffuso.
Skype, Google Docs, Hang Out, Blue Jeans, Meet, Trello, Asana sono all’ordine del giorno e molti di essi prevedono la condivisione dello schermo per lavorare in contemporanea.
Ce ne sono decine di disponibili: scegliete quello con cui voi e il vostro writing partner vi trovate più a vostro agio.
E se per il cliente siete come un ghost writer?
Qui non siete più all’interno del pair writing ma potete richiedere che il cliente scriva delle bozze di testi senza preoccuparsi delle dinamiche dei testi per il web e della forma.
Potete decidere di caricare delle schede tecniche per maggiori approfondimenti, linkare a cataloghi da scaricare, riportare all’assistenza telefonica per risolvere problemi tecnici.
Oppure destinare la parte specialistica solo ai prodotti in cui magari esporrete solo i vantaggi per il cliente.
Vi dovete preoccupare di avvicinare il maggior numero di persone, semplificando i tecnicismi ed evitando il gergo. Gli aspetti tecnici si discutono in un appuntamento, in una richiesta di informazioni o di un preventivo.
A quel punto avrete già svolto il vostro compito in modo eccellente 😉
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Foto di Andraz Lazic su Unsplash
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